Il Tasso d'Inflazione

L'andamento dell'inflazione ci aiuta a comprendere l'incremento o la diminuzione dei prezzi, sia nel momento attuale che fornendoci utili previsioni per il futuro.

È pertanto facilmente spiegabile l'enorme interesse che l'opinione pubblica riserva ai dati diffusi periodicamente dall'ISTAT, l'Istituto Nazionale di Statistica incaricato di raccogliere ed elaborare i dati relativi ai prezzi al consumo in Italia.

Precisiamo innanzitutto come il tasso d'inflazione fornito dall'ISTAT sia un indicatore statistico, ovvero un dato che tiene conto di diversi valori medi e che, pertanto, non potrà corrispondere esattamente alla spesa di ciascuna persona, tutt'al più considerando che l'Istituto di Statistica italiano prende come riferimento un particolare paniere di beni e servizi.

L'insieme dei beni e dei servizi il cui costo è costantemente monitorato per avere un ragguaglio sull'andamento generale dei prezzi è rivisto ad intervalli periodici, in modo da essere aggiornato ai cambiamenti in atto nella società.

Ad esempio nel febbraio del 2010 sono stati inseriti nuovi beni, tra i quali i voli low cost su tratte nazionali, i costi relativi alle badanti e quelli per gli smartphone.

Al contempo sono stati esclusi dai conteggi complessivi voci come le tradizionali lampadine a incandescenza, le riparazioni di orologi ed i fiammiferi.

I dati rilevati ed elaborati danno quindi vita ad un sistema di indici che consentono di operare confronti tra intervalli temporali ed aree geografiche al fine di valutare l'andamento dell'inflazione ed al contempo operare gli opportuni interventi.

Il tasso d'inflazione è, infatti, un parametro fondamentale per i Governi nazionali, ma anche per le famiglie italiane, dal momento che da esso derivano, ad esempio, gli adeguamenti periodici degli affitti o ancora degli assegni di mantenimento previsti in caso di separazione.