L'Inflazione
Con il termine inflazione si indica l'aumento generale dei prezzi, la cui prima ed immediata conseguenza è la diminuzione del potere d'acquisto del denaro.
In altre parole se aumenta la quantità di denaro necessaria per acquistare beni e servizi la moneta perde di valore.
Le cause all'origine dell'inflazione possono essere diverse.
L'aumento dei prezzi può nascere, infatti, da un eccesso di moneta in circolazione, oppure da un eccesso di domanda o, infine, da un aumento nei costi di produzione.
Queste sono le nozioni comuni a un gran numero di persone che ascoltano le notizie al telegiornale, leggono i quotidiani o, più semplicemente, fanno la spesa abitualmente.
Secondo la Scuola Austriaca stiamo, però, incorrendo in una semplificazione che rischia di far perdere di vista la questione centrale, ovvero il significato stesso del termine inflazione.
La Scuola Austriaca, attraverso l'illustre voce di Von Mises, ci insegna, infatti, che l'inflazione coincide con l'incremento della quantità di moneta in circolazione e conservata sui depositi bancari e come tale fenomeno vada tenuto distinto rispetto a quello dell'aumento dei prezzi.
L'incremento dei prezzi sarebbe, seguendo quest'ottica, solo uno degli effetti dell'inflazione monetaria, originata da scelte di politica monetaria espansionistiche effettuate dalle Banche Centrali.
Per completezza ricordiamo che le Banche Centrali sono organismi indipendenti incaricati della gestione della politica economica di nazioni accomunate dalla stessa moneta, ruoli che nella zona dell'euro sono assolti dalla BCE e negli Stati Uniti dalla Federal Riserve.
Al di là delle definizioni, seppure rilevanti, ciò che riguarda noi tutti è l'aumento dei prezzi, pertanto andiamo a vedere insieme come viene calcolato il tasso d'inflazione, senza dimenticare che non sempre tale fenomeno è negativo.
Nelle fasi di crescita economica possiamo, infatti, assistere ad un incremento dell'inflazione ed in particolare di quella chiamata 'strisciante', la quale è contenuta dal momento che non supera il tasso annuo del 5%.
Diverso è il caso dell'inflazione 'vivace', la quale viene a identificare un aumento cospicuo del costo dell'indice generale dei prezzi, incremento che diventa estremamente penalizzante per i consumatori e i risparmiatori quando si verifica una situazione di inflazione 'galoppante' con un tasso superiore al 20% annuo associato a condizioni eccezionali, come quelle vissute in passato durante le guerre mondiali.